Desidero proporvi  un articolo preso dal blog di Marco Boneff  (http://marco.boneff.ch). In questo articolo spiega su come usare Tracker all’interno di Ubuntu; l’ho trovato molto interessante e facile da applicare.

Inizia cosi:

Tutti i sistemi operativi moderni (non stiamo parlando quindi di Windows XP) permettono di cercare i propri documenti all’interno del computer in maniera istantanea. Cosa intendo per istantanea? Ebbene: man mano che digitate in un campo di ricerca il sistema operativo o per meglio dire la tool predisposta alla ricerca farà comparire i risultati che corrispondono in un qualche modo alla parola digitata. Questo è possibile grazie a speciali programmi che mentre voi usate il computer navigano per il vostro hard disk indicizzando tutti i files presenti. È proprio questo che fa spotlight, il programma adibito alla ricerca in Mac OS X ed è esattamente questo che fanno google desktop su windows nonchè beagle e tracker su Linux.

 

Premetto che tutte le ultime versioni delle principali distribuzioni linux integrano beagle e non tracker come programma di indicizzazione. Beagle è infatti più maturo in quanto esiste da più tempo anche se esistono ottimi motivi per scegliere tracker e sbarazzarsi di beagle: quali? Beh le ragioni sono almeno due e per rendere contenti sia i miei lettori più “geek” che quelli più “idealisti” (a quanto pare il mio post su Stallman ha avuto un successo insperato ) ) posso annunciare che si, finalmente potrete dire addio al discusso Mono (più volte criticato anche da RMS per la sua ambigua complicità con tecnologia proprietaria e a “rischio brevetto”) e che si, tracker occupa meno risorse sia per quanto riguarda la RAM che la CPU. Aggiungiamo una terza ragione, che – lo confesso – piacerà di più ai lettori geek e agli sviluppatori: tracker non è legato di per sè a nessuna piattaforma in particolare. Si compone infatti di un demone di ricerca e una serie di applicazioni apposite che permettono di integrarlo con programmi già esistenti.

Dopo aver seguito un interessante articolo su pollycoke ed essere riuscito a far funzionare tracker sulla mia linux box ho deciso di tramandare questa mia conoscenza appena acquisita ai posteri ) . Al momento non ho trovato ancora nessuna guida che spieghi per filo e per segno cosa fare per ottenere un tracker perfettamente funzionante ed integrato in gnome. Ecco perchè, dopo aver invano atteso un howto su pollycoke, mi sono cimentato io stesso in questo esercizio… ok, non sono bravo come felipe, ma farò del mio meglio. Ringrazio comunque felipe per aver segnalato e fornito il materiale necessario per l’installazione di questa ottima tool dalla quale – non ho dubbi in merito – otterrete tanta, tanta soddisfazione…

vi ho convinti? allora seguitemi…

Installare tracker non è molto difficile, anzi per dirla tutta è un’emerita sciocchezza.

  1. Per prima cosa dovete scaricare questo pacchetto. Si tratta di un archivio compresso contenente diversi files .deb pacchettizzati per ubuntu edgy. Installateli tutti. I pacchetti vanno installati in un ordine preciso che francamente non ricordo. Non c’è comunque possibilità di sbagliare. è sufficiente che cliccate due volte su ciascun deb e cliccate su “Installa pacchetto”. Se l’ordine non è quello giusto, il pacchetto vi dirà che ne manca un altro, e dovrete dunque iniziare dal pacchetto precedente. Alla fine vedrete, non ci vorrà una laurea in fisica nucleare per riuscire ad installarli tutti e cinque )
  2. Una volta installati tutti i pacchetti entrate nel menu sistema > preferenze > sessioni e aggiungete ai programmi d’avvio il comando “trackerd”
  3. entrate nella vostra cartella home, premete ctrl+H, trovate la directory “.Tracker” ed editate usando gedit il file di configurazione tracker.cfg
    nella sezione [Watches] sono indicati i percorsi delle directory da indicizzare. Di default tracker indicizza solamente /home/vostroutente ma è facile abilitare l’indicizzazione dei files in altri luoghi. È sufficiente aggiungere un secondo percorso dopo il punto e virgola alla riga che inizia con WatchDirectoryRoots, proprio come ho fatto io: (attenti a non dimenticare il punto e virgola alla fine della path indicata)
[Watches] # List of directory roots to index and watch seperated by semicolons
WatchDirectoryRoots=/home/neff;/media/dati/Documenti;

Se guardate più in basso, sempre sotto Watches noterete che è possibile specificare una o più “NoWatchDirectory” vale a dire una o più directory all’interno delle quali i files non verranno indicizzati. Le regole sono sempre le stesse: aggiungete il percorso completo di ogni cartella che non volete indicizzare separando ogni path con un punto e virgola. Anche in questo caso fate attenzione a terminare l’ultimo percorso segnalato con un punto e virgola.

# List of directory roots to not index and not watch seperated by semicolons
NoWatchDirectory=/media/dati/Documenti/Utilities;

Ok, ora salvate il file e chiudete gedit. In sè tracker adesso è installato ed è già integrato con nautilus. perchè funzioni tutto dovrete terminare la sessione di gnome e riloggarvi. Tuttavia se volete un’integrazione ancora migliore vi consiglio di eseguire anche il punto 4 di questa miniguida:

  • Integrando tracker con la mitica Deskbar di gnome (una piccola applet che fornisce un interfaccia minimale ed estendibile per la ricerca dei file (e non solo) usando vari plugin) otterremo una copia quasi sputata di spotlight su Mac OS (Vedi immagine qui sotto). Una cosa davvero comoda, senza contare che Deskbar è in sè uno strumento molto più potente. Non l’avete mai usata prima? Male! Comunque come dicevo è possibile utilizzare Deskbar in modo che ci permetta ricercare dei files usando tracker.

    un confronto tra spotlight e deskbar+tracker… incredibile no? (cliccate sulle immagini per ingrandirle)

    Tutto ciò di cui avete bisogno è di un’apposita plugin che potete scaricare qui.
    Estraete dall’archivio che avete appena scaricato il file deskbar-tracker.py. Aprite il file con gedit modificate la riga

    #30:MAX_RESULTS = 4

  • indicate al posto di “4″ il numero massimo elementi che volete che deskbar visualizzi per ciascuna categoria dei files trovati. Si, perchè Deskbar non si limiterà a mostrarvi una lista di files che contengono il termine da voi ricercato, ma vi categorizzerà tutti i files dividendoli per tipo. (vedi immagine qui sopra). Siccome credo che 4 siano un po’ pochini vi consiglio di aggiungerne qualcuno in più… io ho messo 6 come valore e mi sono sempre trovato bene! Comunque de gustibus… vedete voi!
  • Una volta indicato il valore di MAX_RESULTS salvate il file e copiatelo in /usr/lib/deskbar-applet/handlers/ per farlo cliccate su alt+F2 e digitate

    gksudo nautilus /usr/lib/deskbar-applet/handlers/

    avviando così nautilus in versione “root”, che vi permetterà di copiare in questa posizione la plugin di tracker appena scaricata.

  • Abbiamo quasi finito. Sloggatevi da gnome scegliendo dal menu Sistema > Esci … e cliccando su “Termina Sessione”; quindi riloggatevi. A questo punto dovete solo aggiungere Deskbar ad uno dei vostri pannelli (tasto destro del mouse sul pannello dove volete che deskbar appaia e selezionate la voce Aggiungi al pannello… , quindi cliccate su Deskbar e chiudete la finestra). Cliccando col tasto destro sull’icona di deskbar scegliete “preferenze” e vistate “Search for files using Tracker”. Chiudete dunque il pannello e… avete finito!NOTE: se avete appena installato tracker è ovvio che in un primo momento usando Deskbar o ctrl+F per ricercare i files non troverete nulla o quasi. Dovete lasciare il tempo a tracker di indicizzare il vostro hard disk. Lasciate acceso il computer e riprovate tra qualche ora. Vedrete che i risultati non tarderanno a farsi vedere.

 

Ecco fatto.

Se avete ulteriori domande su come fare per, scrivetemi pure qui o contattate  Marco, presso il suo blog.

Alle prossime, Paolettopn.


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Su paolettopn

Anticonformista, sempre_quarantenne, nato sotto il segno dell'acquario, appassionato di informatica ed elettronica sin dalla tenera età, usa software linux, open-source e oggi si diverte e lavora con le telecomunicazioni l'elettronica e l'informatica. Il resto delle informazioni lo potete trovare sul wiki della Comunità italiana di Ubuntu-it. Ciao, a presto.

2 opinioni su “Ricerca e trova i tuoi documenti su Ubuntu con Tracker e Deskbar!

  1. ciao, ho seguito le tue istruzioni, sono state molto chiare ti ringrazio, solo che ad ogni avvio mi segnala questa bug:

    Traceback (most recent call last):
    File “/usr/lib/python2.5/site-packages/deskbar/ModuleLoader.py”, line 157, in load_all
    self.load (f)
    File “/usr/lib/python2.5/site-packages/deskbar/ModuleLoader.py”, line 139, in load
    mod_instance = getattr (mod, handler) ()
    File “/usr/lib/deskbar-applet/handlers/deskbar-tracker.py”, line 194, in __init__
    obj = bus.get_object(‘org.freedesktop.Tracker’,’/org/freedesktop/tracker’)
    File “/var/lib/python-support/python2.5/dbus/_dbus.py”, line 410, in get_object
    follow_name_owner_changes=follow_name_owner_changes)
    File “/var/lib/python-support/python2.5/dbus/proxies.py”, line 230, in __init__
    _dbus_bindings.UInt32(0))
    File “/var/lib/python-support/python2.5/dbus/proxies.py”, line 169, in __call__
    reply_message = self._connection.send_message_with_reply_and_block(message, timeout)
    DBusException: org.freedesktop.DBus.Error.Spawn.ChildExited: Process /usr/bin/trackerd exited with status 0

    Ho già provato a documentarmi in giro ma nessuno hja saputo risolvere il problema!
    grazie dell’aiuto!

Grazie per aver visitato il mio blog, lasciate un vostro commento a questo post...