L’articolo, dal titolo “Priority to Open Source in the Italian Code for Digital Administration“, scritto da Patrice-Emmanuel Schmitz, riporta in inglese i nuovi contenuti normativi dell’art. 68 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale), (rif. articolo pubblicato su eupl.it).

Come pubblicato il 21 agosto da eupl.it, nel post omonimo che da il titolo a questo post, riporto di seguito:

L’art. 68 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale – D.Lgs. 82/2005) disciplina le modalità e le procedure per l’acquisizione di software da parte della Pubblica Amministrazione , prevedendo l’analisi comparativa tra le diverse soluzioni espressamente indicate.

Recentemente, con la legge n. 134 del 7 agosto 2012 (di conversione con modifiche del decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 sulle modifiche urgenti per la crescita del Paese) è stata apportata una significativa modifica al predetto art. 68 del CAD.

L’acquisizione di software libero o a codice sorgente aperto (o il ricorso a soluzione già sviluppate all’interno della P.A.) è divenuta la regola, mentre l’acquisizione di software di tipo proprietario mediante licenza d’uso costituisce ora l’eccezione (il riferimento alle sole licenze d’uso appare tuttavia anacronistico, se si pensa alle altre modalità di fruizione del software: ASP, Cloud, etc.).

Leggete anche la parte seguente dell’articolo, comprensiva del Testo Vigente della Legge, dal 12 agosto 2012.


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Anticonformista, sempre_quarantenne, nato sotto il segno dell'acquario, appassionato di informatica ed elettronica sin dalla tenera età, usa software linux, open-source e oggi si diverte e lavora con le telecomunicazioni l'elettronica e l'informatica. Il resto delle informazioni lo potete trovare sul wiki della Comunità italiana di Ubuntu-it. Ciao, a presto.

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