Scelta della frequenza corretta dell’hotspot

JumboSpot MMDVM

Cominciamo dall’impostazione della frequenza radio corretta da utilizzare, in quanto ci sono molti altri sistemi radio e modi di emissione assegnati.
Anche se parliamo di una potenza di circa 10 mW, scegliete comunque una frequenza corretta (rispettando il Band Plan Regione 1) e verificando successivamente che nel file MMDVM questa coincida con quella scritta all’interno della configurazione.
Se preferite, come nel mio caso, lavorate in simplex; impostate sia nel campo dati RX che TX la stessa frequenza e così farete nel codeplug della radio configurandola quindi per lavorare in simplex. E’ una scelta personale, nessuno vi vieta di utilizzare una coppia di frequenze, separate da uno shift appropriato.
NOTA: Fate attenzione alla scelta del Color Code e dello TimeSlot corretto nella configurazione, altrimenti il vostro hotspot non potrà funzionare correttamente e non sentirete nulla.

 

Il network DMR in ITALIA

In questo sistema per collegarsi al network con un hotspot è possibile utilizzare anche i REFLECTOR. Cosa sono?
Sono semplicemente dei sistemi che “riflettono” i vari TalkGroup esistenti e permettono di raggiungerli attraverso la connessione sia via HotSpot che via ponte ripetitore.
Se il ponte a cui siete connessi non vi permette di utilizzare un TG ‘on demand‘ verso una zona da voi desiderata, potrete comunque contattarla attraverso l’uso di un apposito reflector.

 

Creazione della lista dei contatti privati

Per ottenere il risultato desiderato, dovrete quindi creare nel codeplug della vostra radio dei “contatti” con chiamata privata (come indicato nella pagina esplicativa di BrandMeister):

  • REF 4250 – TG222         ITALIA
  • REF 4251 – ZONA 1
  • REF 4252 – ZONA 2
  • REF 4253 – ZONA 3
  • REF 4254 – ZONA 4
  • REF 4255 – ZONA 5
  • REF 4256 – ZONA 6
  • REF 4257 – ZONA 7
  • REF 4258 – ZONA 8
  • REF 4259 – ZONA 9
  • REF 4260 – ZONA 0
  • REF 9990 – ECHOTEST (PARROT)
  • REF 4000 – CI DISCONNETTE DAL REFLECTOR
  • REF 5000 – INDICA LO STATO DEL REFLECTOR: DOVE SIETE CONNESSI

NOTA: I reflector al giorno d’oggi sono obsoleti, è meglio considerare l’utilizzo dei cluster, descritti nella stessa pagina.

 

 

Creazione delle zone, liste e dei canali per l’hotspot

Create poi una zona nella quale inserirete un canale con la frequenza da voi scelta utilizzando il TimeSlot 2 e il TalkGroup 9, che probabilmente avrete già configurato precedentemente nei vostri contatti per l’uso attraverso i ponti come TG9 Group Call. Realizzate poi una RX List chiamandola per esempio “HotSpot” nella quale potete inserire in ascolto il solo TG9, ed associatela al vostro canale.
Salvate la configurazione, trasferitela alla radio e provate ad effettuare il vostro primo QSO.

La connessione al reflector. Selezionate la zona, il TG9 e poi inviate una chiamata al contatto corrispondente al numero del reflector desiderato. Sentirete una voce digitale che vi confermerà il reflector agganciato e quindi non vi resterà che procedere per fare la chiamata.
Importante: potete testare il sistema attraverso un contatto “parrot” selezionando l’invio di una CHIAMATA PRIVATA al ID 9990. Effettuate una normale chiamata a voce con questo contatto selezionato e questi vi restituirà l’audio del vostro messaggio appena inviato. Potrete, in questo modo, vedere se transitate sul sistema e ascoltare anche la vostra modulazione.

La disconnessione al reflector. Per disconnettervi da un reflector e sceglierne un altro, fate una CHIAMATA PRIVATA  al ID 4000; sarà sufficiente un solo colpo di portante verso questo contatto per ricevere il messaggio vocale digitale di conferma della disconnessione.

NOTA: Ricordatevi che, se la vostra radio permette l’inserimento di un ID di chiamare privata in modo MANUALE, potete collegare i reflector anche solo selezionando il TG9 e inserendo manualmente da tastiera l’ID da contattare sul display, che corrisponderà al reflector del TalkGroup sul quale desiderate comunicare.

La configurazione del ponte. Si ricorda che il sysop del ripetitore ha sempre la piena autonomia sulla configurazioni del ripetitore, eventualmente anche quella di bloccare le private call e i TG indesiderati. Con la speranza che quest’ultima funzione non venga mai richiesta sui TG canonici (Nazionale, regionali, TAC e Cluster), che rendono la rete omogenea e fruibile da tutti, è sempre meglio avvisare ed aiutare i colleghi OM che transitano in modo strano o non corretto sui sistemi; meglio farlo noi piuttosto di obbligare un sysop a prendere provvedimenti restrittivi sull’impiego del ponte digitale in questione.

Non è difficile utilizzare bene il sistema DMR, basta provare e riprovare, CHIEDERE ai più esperti durante i vari QSO, in modo da migliorare il proprio modo di ‘stare in radio’ anche sui sistemi digitali. 
Anche una configurazione dell’apparato non corretta potrebbe influire sul buon funzionamento del sistema.

Io ho iniziato così da gennaio di quest’anno…  e ancora ne ho da imparare, in quanto il DMR, il D-STAR, il C4FM e il sistema multi-protocollo hanno ancora tantissime cose da scoprire ed utilizzare!

’73 de Paolo IV3BVK

2 opinioni su “Guida all’utilizzo dei Reflector con l’hotspot DMR

    1. Ciao Fabio,
      grazie per la tua domanda a cui ora ti rispondo.
      È già accaduto che il sysop di uno o più ripetitori non permetta l’uso di TG ‘dinamici’ o ci si trovi nella impossibilità di utilizzare altri TG ‘on-demand’. In questo caso, l’uso dei Reflector ci permetterà di raggiungere la Zona interessata e riuscire a fare QSO utilizzando il ‘cluster’ dei ripetitori previsti per quel Reflector.

      Mi è capitato quanto descritto solo in poche volte, ma è sempre bene saperlo! Se poi ci è possibile utilizzare a piacere i TG dinamici appartenenti al circuito BM o DMR+, allora posso essere d’accordo con te, nell’utilizzare un TG specifico allo scopo.

      P.S. Ci sono ancora molti ripetitori DMR ‘bloccati’ su una delle tre ‘famiglie’ di gestione del sistema DMR… ma questo credo tu lo sappia già!

      Ci si sente in radio, alla prossima!

      ’73 de Paolo IV3BVK (ID 2224483)

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