DVSwitch è un’applicazione client – server per le comunicazioni radioamatoriali digitali. L’applicazione fornisce un componente “Server” che gira su un Raspberry Pi 3 B+ o un’altra piattaforma Linux.
Può anche essere installato su un server cloud Linux.
Il componente server è distribuito come immagine RPi con tutte le caratteristiche e le funzioni installate. Pertanto, non è necessario scaricare o installare moduli o programmi aggiuntivi per un Raspberry Pi.

Ci sono due client disponibili per DVSwitch. Un client Android è disponibile su Google App Store praticamente per qualsiasi tipo di dispositivo Android.

Inoltre, il client USRP Python (pyUC), del quale ho scritto un mio precedente articolo su questo blog, è disponibile per l’uso su piattaforma Windows, Linux o Mac. Le istruzioni di installazione per il server e tutti i client sono fornite in questo documento.

DVSwitch supporta tutte le attuali modalità Digital Voice senza hardware aggiuntivo ad eccezione del D-Star. Per D-Star, è necessario aver installato un Vocoder hardware esterno, come il dongle Northwest Digital ThumbDV.
Per l’uso delle altre modalità, il software Vocoder incluso in DVSwitch fornisce un audio di alta qualità.

Anche se DVSwitch è in uso da qualche tempo, l’installazione inizialmente è stata alquanto complessa ed è stata utilizzata principalmente da “smanettoni” del computer.
Con questa versione, riuscirete ad installare un semplice server radioamatoriale, e lo renderete funzionante in meno di 10 minuti.
Questa versione offre molte nuove funzionalità tra cui la possibilità di cambiare modalità dinamicamente, personalizzare gli elenchi Talk Group, Room e Reflector dal server o dal client e passare dinamicamente tra reti DMR come Brandmeister, TGIF, ecc. .

 

 

Scaricare il file immagine originale del server DVS

Tutte le informazioni presenti in questo articolo, si riferiscono al sistema DVS installato sul Raspberry Pi, utilizzando il file scaricato da questo link. del sito originario dvswitch.org.

ATTENZIONE: Ogni eventuale malfunzionamento o difficoltà di accesso in SSH al server DVS utilizzando altri file immagine scaricati, verrà da me ignorato durante l’assistenza radioamatoriale. In rete Internet purtroppo girano diversi files immagine personalizzati; per tanto ognuno di essi può contenere delle diversità rispetto a quello originale, da me utilizzato.

 

 

Manuale / guida alla configurazione del server DVSwitch

Questo manuale (in inglese) vi aiuterà nella configurazione iniziale e approfondita del nuovo server radioamatoriale DVS. In altro modo, seguite il video che trovate di seguito in questo articolo.

 

Come iniziare

Dopo aver installato e configurato il vostro server DVSwitch, seguendo le informazioni descritte nel manuale, il sistema sarà raggiungibile attraverso la rete casalinga tramite una connessione su cavo Ethernet e/o rete WiFi.

 

 

Come trovare in rete il vostro dispositivo DVS

Le porte che il server mantiene aperte verso l’esterno, sono:

  • porta 22, per il servizio SSH;
  • porta 80, per il servizio HTTP;
  • porta 1994, per il servizio STUN (Cisco serial tunnel port);
  • porta 8080, per il servizio HTTP-Proxy;
  • porta 2812 (non esposta), per il servizio HTTP del Monitor Service Manager;

 

Dopo aver completato l’installazione del server DVS, per trovare il suo indirizzo IP potete scegliere tra queste diverse modalità di ricerca:

  • Attraverso il vostro browser web, entrando nella pagina interna del vostro router casalingo con l’indirizzo IP (es. 192.168.1.1) e visualizzare la lista dei dispositivi connessi. Tra quelli connessi, dovete trovare un dispositivo chiamato dvswitch=server….  .
  • Un altro modo per cercare l’IP del server, è quello di utilizzare un software “IP scanner”, come ad esempio Advanced IP Scanner (per Windows), o su Linux utilizzando un semplice comando da terminale:
    nmap -sP 192.168.1.0/24
  • La porta standard SSH da utilizzare per la successiva connessione, è la 22.

 

Individuato con certezza l’indirizzo IP del vostro server, procedete come indicato di seguito. L’IP che ho utilizzato come esempio in questo articolo, sarà:  192.168.1.55

Per visualizzare la pagina web della vostra dashboard, sarà sufficiente scrivere nel campo dell’indirizzo URL del vostro browser,il numero IP di rete trovato, seguito dalla porta 8080, in questo modo:

192.168.1.55:8080      e Invio

Sul browser, visualizzerete questa dashboard di controllo:

DVS Server Dashboard

 

Annotatevi l’indirizzo/i IP del vostro server (cavo Ethernet / dispositivo WiFi), che tra l’altro viene confermato in basso nella pagina web della dashboard nella casella Hostname del pannello Hardware Info.

 

 

Il servizio web Monit Service Manager

Attraverso questo servizio, potete visualizzare e interrogare il server via web, inserendo nella URL del vostro browser l’indirizzo (qui inserisco quello di esempio in questo articolo), con la porta 2812:

192.168.1.55:2812      e Invio

Visualizzerete questa pagina web:

Come potete vedere, riuscirete a visualizzare l’intero funzionamento del server e verificare approfonditamente che tutte le impostazioni e i servizi stiano funzionando correttamente.

NOTA: Nel caso in cui vi siano delle segnalazioni di stato diverse da OK, potrete leggere delle informazioni per ripristinare il funzionamento del sistema.

ATTENZIONE: Utilizzate questo servizio facendo molta attenzione e sapendo bene cosa state andando a modificare. Mal che vada, se il server smetterà di funzionare, sarete costretti a reinstallarlo daccapo! 😉

 

 

Accesso al server DVS via terminale SSH

Aprite un Terminale (il prompt dei comandi, per Windows) nel vostro PC, e digitate il seguente comando:

ssh dvswitch@192.168.1.55

ATTENZIONE: La password iniziale di accesso (default) è dvswitch, ma subito dopo aver effettuato il primo l’accesso vi verrà chiesto di inserirne una personalizzata e di confermarla. Al successivo accesso SSH, digiterete la vostra nuova password.

 

Una volta connessi al vostro server DVS, vi troverete davanti il prompt della riga di comando, come questo:

dvswitch@dvswitch-server:~ $

 

Non prendete paura, ora tutta la procedura di gestione del server avverrà tramite un comodo menu grafico, a colori.

 

 

Accesso al menu di configurazione e modifica dei files

Arrivati al prompt dei comandi del DVS, digitate il testo dvs e poi date Invio
Così:

dvswitch@dvswitch-server:~ $ dvs

Vi si aprirà il menu principale di gestione del server:

Partendo da questo menu, seguite con attenzione le istruzioni che trovate descritte nel manuale sopra citato.

Selezionate il menu 01 e poi OK.

 

NOTA: Quando si effettua l’installazione per la prima volta, si consiglia all’utente di stampare prima il documento seguente (per scaricarlo, selezionare l’immagine), per poi raccogliere tutte le apparecchiature e le informazioni necessarie per far funzionare il server.

NOTA: Per alcuni consigli e informazioni riguardanti la configurazione approfondita del server, contattatemi via email o Telegram.

 

 

Semplice video descrittivo della procedura

Ho trovato su YouTube questo video, dove viene descritta (in modo molto semplificato) la procedura di installazione del server DVSWitch.

 

 

Licenza

Questo software deve essere utilizzato solo con le reti radio radioamatoriali, e deve essere utilizzato solo a scopo didattico. Il suo utilizzo su reti commerciali è rigorosamente proibito. 
Si è autorizzati ad utilizzare, copiare, modificare e/o distribuire questo software qui concesso, a condizione che l’avviso di copyright di cui sopra e questa autorizzazione compaia in tutte le copie distribuite.

IL SOFTWARE VIENE FORNITO “COSI’ COM’È” E DVSWITCH DECLINA OGNI GARANZIA RIGUARDANTE QUESTO SOFTWARE, COMPRESE TUTTE LE GARANZIE IMPLICITE DI COMMERCIABILITÀ.
IN NESSUN CASO IL PROGRAMMATORE SARÀ RESPONSABILE PER NESSUNA RESPONSABILITÀ SPECIALE, DIRETTA, DANNI INDIRETTI O CONSEQUENZIALI O QUALSIASI DANNO DERIVANTE DA PERDITA DI UTILIZZO, DATI O GUADAGNO, SIA IN AZIONE CONTRATTUALE, NEGLIGENZA O OGNI ALTRA AZIONE, DERIVANTE DA O IN CONNESSIONE CON L’USO O PRESTAZIONI DI QUESTO SOFTWARE.

Buona sperimentazione continuativa, con le radio digitali e il software libero.

’73 de Paolo IV3BVK

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