In questo articolo vi spiegherò come realizzare un semplice hotspot DMR, utilizzando solamente un Raspberry Pi Zero 2 W e una radio DMR, con a bordo il firmware OpenGD77.

Avevo già descritto, in questo mio precedente articolo del 2019, la realizzazione del primo progetto utilizzando un Raspberry Pi 3 B e una Radio Radioddity GD77, con installato il firmware modificato OpenGD77.

Per ovvi motivi di protezione dei circuiti elettrici del Pi Zero, ho acquistato un semplicissimo ed economico shield in plexiglass (2 facce, pre-forate, con 4 vitine di fissaggio), che trovate facilmente in rete. Ho preferito questa tipo di protezione alla solita scatoletta, per soli motivi di raffreddamento della scheda.

 

 

Premessa

Da alcune mie considerazioni, oltre alla radio Radioddity GD77 (che ho in sala radio) si potrebbe utilizzare anche la radio Baofeng DM1801, in quanto ambedue possono utilizzare il noto firmware open-source OpenGD77. Non dovrebbe esserci alcuna differenza tra le due radio, in quanto usano lo stesso chipset e lo stesso firmware.
Appena avrò la possibilità di fare dei test utilizzando anche la radio Baofeng, aggiungerò altre informazioni a questo articolo.

 

 

Costruzione

Come vedete nell’immagine a fianco, la radio Radioddity GD-77 è connessa al RPi Zero 2 W tramite il suo cavo originale di programmazione e tramite un adattatore USB – micro USB.

Ovviamente il RPi Zero necessita di una sua alimentazione a parte (alimentatore 5V – 1A), così come per la radio (se verrà  utilizzata per lungo tempo).
NOTA: La trasmissione di RF  della radio, mantenendola inserita nella sua base di ricarica da tavolo, potrebbe danneggiare o influire sui circuiti di controllo della tensione del caricabatterie, danneggiano la batteria e/o la radio. Fate attenzione!!

In questo progetto, che varia ben poco rispetto al precedente, al posto del Rpi 3 utilizzeremo il RPi Zero 2 W.
Il fatto più importante e che cambiano notevolmente i consumi del Rpi, dato che ora alimentandolo con un comune power bank per smartphone, vi garantirà un funzionamento stabile e molto prolungato nel tempo.

 

 

Consumi elettrici

Il consumo energetico è uno dei punti di forza di questo modello di Rpi, e rimane sempre estremamente ridotto, seppur possa essere leggermente superiore rispetto al modello precedente, a causa delle connessioni wireless, quando attive.
Questi sono i consumi approssimativi:

  • 100 mA: funzionamento normale, senza periferiche connesse e con connessioni wireless spente
  • 160 mA: con connettività Bluetooth attiva
  • 170 mA: Con Wifi Attivo
  • 230 mA: Con modulo camera connesso e attivo in cattura video

Anche al consumo massimo, quindi, arriviamo intorno ad 1W. La metà per quello minimo. Questi valori gli consentono di funzionare egregiamente anche senza alcun sistema di raffreddamento attivo o passivo, e di poter agevolmente essere alimentato a batteria.
Unito al suo peso ridotto e soprattutto alle dimensioni minute (circa un terzo di un Raspberri Pi 2 o 3), lo rende ideale per l’uso nel campo dell’ IoT e dei dispositivi indossabili, oltre a poter essere inserito senza troppe difficoltà in qualsiasi tipo di apparecchio, anche portatile.

 

 

Installazione e configurazione

La configurazione in Hotspot mode converte l’uso della radio Radioddity GD-77, con a bordo il firmware OpenGD77, in un hotspot ad alta potenza RF, funzionante SOLO con radio DMR; l’attivazione avviene semplicemente connettendo tra loro le due unità attraverso il cavo di programmazione originale della radio, tramite l’adattatore USB.  Il Raspberry Pi Zero utilizza il noto software radioamatoriale Pi-Star.

Ultimata la configurazione di base del software pi-star, l’unica operazione necessaria per connettere la radio al Rpi, sarà quella di impostare nel pannello di Configurazione del pi-star  il tipo di modem corretto, selezionando il modello “Open GD77 hotspot USB” tra i modem in elenco.

Per la configurazione del software pi-star, potete trarre spunto dai vari articoli presenti in questo sito e anche utilizzando le mie Slides sulle Radio Digitali, che trovate in archivio.

AVVERTENZE: Per evitare di avere rientri di Radio Frequenza dalla radio verso il Rpi, evitate di superare la potenza di 1W, se utilizzate l’antenna in dotazione alla radio GD77. Nel caso utilizzate un antenna esterna all’edificio, vi CONSIGLIO di non superare la potenza di trasmissione di 3W della radio, dato che il circuito PA della radio ha difficoltà a reffreddarsi velocemente. In caso di rapido traffico dati DMR, vi ritrovereste con una radio bollente e qualche probabile danno successivo al trasmettitore.

NOTA: La configurazione della potenza della radio durante l’uso come hotspot,  è selezionabile dalla configurazione MMDVM del pi-star (vedere quanto descritto nelle mie slides).

 

 

Utilizzo dell’hotspot in DMR gateway

Ovviamente, anche con questa installazione, potrete utilizzare le varie possibilità offerte dalla configurazione in DMR Gateway dell’hotspot pi-star.  Questo tipo di configurazione è già stata descritta nei miei precedenti articoli sull’argomento.
NOTA: Ricordatevi che potete utilizzare SOLO la configurazione per una SINGOLA scheda MMDVM.

 

 

Conclusioni

Ritengo questa realizzazione molto funzionale e interessante; ora realizzare e utilizzare un mini hotspot portatile da usare durante le ferie o durante qualche fine settimana fuori casa,  è diventato facilissimo e DI POCO INGOMBRO!
Questa installazione su Pi Zero è anche molto utile se inserita all’interno di un ripetitore (ben ventilato), utilizzando l’alimentazione prelevata dall’alimentazione del ripetitore stesso, adattata tramite un opportuno riduttore di tensione. In questo caso si utilizzeranno i previsti PIN del connettore GPIO del Rpi.

Auguro tanti collegamenti radio digitali a tutti,

’73 de Paolo,  IV3BVK (K1BVK)

2 opinioni su “Realizzare un hotspot DMR con una radio DMR e un Raspberry Pi Zero

  1. Io lo utilizzo con il 1801 senza problemi, devo solo capire come alimentarlo senza utilizzare la sua basetta di ricarica ma con un circuito esterno.

    1. Ciao Mirko,
      in rete troverai anche altre soluzioni, come quelle di utilizzare delle false batterie con all’interno un apposito circuito di controllo e limitazione dell’alimentazione.

      In altro modo, si può pensare di usare una base di ricarica con un sistema di alimentazione esterno, che sia ininfluente alla RF che potrebbe arrivargli dall’antenna del RTX.
      Personalmente io non lascio la radio nella base di ricarica se la radio deve trasmettere, proprio per evitare che l’eventuale RF che gira attorno alla radio possa andare ad influenzare il circuito di regolazione della tensione presente nella base stessa (rovinando / danneggiando la radio stessa).
      Probabilmente, se la radio fosse connessa con un’antenna esterna tramite idoneo cavo coassiale e bocchettone, si potrebbe anche pensare che la RF del trasmettitore non dovrebbe influire sui circuiti elettronici vicini. Ma non ho provato e quindi non posso esserne certo.

      Se la radio rimane inserita nella base di ricarica, ovviamente la radio non dovrebbe trasmettere a piena potenza, ma al massimo con 2 o 3 W, non a ciclo continuo.
      I miei sono solo consigli. In rete trovi delle altre descrizioni, magari scritte da chi la usa in quel modo.

      Grazie di essere passato sul mio sito, a presto rileggerti.
      ’73 de Paolo IV3BVK – K1BVK

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